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Protesi dentaria

Protesi fissa o protesi rimovibile, rimettere i denti dopo averli persi è importante per tornare a masticare correttamente. La salute della bocca gioca un ruolo importante nell’insieme della salute generale e influenza fortemente la qualità della vita.

Quando i denti vengono estratti può diventare difficile masticare e parlare chiaramente a causa degli spazi lasciati vuoti. Nel tempo questo spazio viene occupato dagli altri denti che si inclinano andando fuori posto e masticare senza protesi diventa ancora più difficile e talvolta doloroso.

Quali soluzioni se si perdono uno o più denti?

Nella maggior parte dei casi di perdita di uno o più denti è consigliabile ripristinare la masticazione con una protesi rimovibile oppure fissa che potrebbe consistere anche in una semplice corona singola su dente naturale oppure su impianto.

L’edentulia ovvero la perdita di tutti i denti è la più frequente condizione di menomazione che troviamo in particolare nella popolazione anziana. Non indossare una protesi rimanendo senza denti genera una condizione di malessere che si ripercuote in modo negativo su tutto l’organismo.

L’organizzazione Mondiale della Sanità ha dimostrato infatti che è un fattore di rischio per problemi come la malnutrizione, l’aterosclerosi e molti disagi emotivo-psicologico-sociali.

Studio Argenta si occupa di

  • Protesi fissa su denti naturali
  • Protesi mobile completa o parziale
  • Protesi su impianti

Protesi fissa

La protesi fissa può essere fatta sui propri denti devitalizzati e rimpiccioliti in dimensione per poi essere protetti da una corona artificiale oppure su impianti cioè viti in titanio inserite chirurgicamente dentro il proprio osso come fossero le radici del dente e successivamente connesse alla stessa corona, cioè alla parte visibile bianca.

Entrambe le soluzioni appena descritte possono essere utilizzate per ripristinare la perdita di un singolo dente ma anche di due, tre o più denti fino a tutta la bocca, mediante la realizzazione di ponti.
Ciascuna corona può essere cementata direttamente sui denti o sugli impianti. Nel caso degli impianti può eventualmente venire avvitata. In linea generale una corona ripristina la funzionalità e l’estetica orale in modo efficace e naturale e permette di tornare a masticare.

Protesi mobile

La protesi dentale rimovibile, così chiamata perché può e deve essere rimossa quotidianamente dal paziente, ha lo scopo di sostituire i denti mancanti e la relativa gengiva correggendo in certi casi anche irregolarità del viso e delle labbra createsi con la perdita dei denti. La protesi mobile è costituita da un corpo che è la parte di resina rosa ottenuta con le impronte e un’altra parte costituita dai denti.

Può avere ganci di colore metallico oppure estetici di colore rosa che le permettono di rimanere saldamente agganciata ai denti naturali ancora presenti nella bocca.

Protesi su impianti

La tecnica implantologica prevede la sostituzione di singoli elementi dentali o intere arcate dentarie mediante l’inserimento chirurgico di viti in titanio alle quali i denti vengono ancorati in modo definitivo. L’utilizzo di impianti inseriti dentro l’osso mandibolare o mascellare consente di preservare la salute dei denti naturali ancora presenti in bocca che non devono essere limati o devitalizzati per applicare ponti o corone che si estendano a chiudere gli spazi lasciati dai denti persi.

L’implantologia rappresenta oggi una valida e duratura soluzione per ripristinare la masticazione e l’estetica del sorriso.

FAQ

Quali materiali vengono utilizzati per le protesi?

Le protesi sostitutive dei denti vengono realizzate in diversi materiali, come zirconia, ceramica e composito. In base allo stato dentale sarà possibile scegliere insieme al dentista la soluzione migliore, poiché ciascun materiale ha le sue indicazioni, i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.

La zirconia è un materiale dalla qualità e dal costo più elevato, per protesi più estetiche. La ceramica è il materiale più utilizzato per estetica e funzionalità e riproduce molto bene il colore del dente naturale con un costo inferiore rispetto alla protesi in zirconia. La protesi in composito è molto elastica e leggera, con un costo simile a quello delle protesi in ceramica più classiche ed è indicata in particolari situazioni di masticazione o necessità.

La protesi mobile deve essere portata sempre?

I primi giorni sono i più delicati perché è opportuno abituarsi alla protesi cercando di portarla il più possibile ma non tutto il giorno. Nei giorni successivi diverrà parte integrante della persona e non potrai più farne a meno, la porterai tutto il giorno. La protesi nuova all’inizio può provocare piccoli arrossamenti o ulcere, in questo caso bisogna rivolgersi subito al dentista per ritoccarla scaricandola nei punti di fastidio. Una volta passata questa fase solitamente può essere indossata anche di notte. Meglio sarebbe toglierla alcune ore, generalmente proprio quelle notturne, per far “riposare” le gengive.

Con il metodo tradizionale del ponte si spende meno. È vero?

Non è detto. L’implantologia ha un costo più elevato per via della vite in titanio. Quello che va detto è che il costo del ponte è comunque legato ad almeno 3 elementi protesici perché in mancanza di un singolo dente devono essere coinvolti i due denti adiacenti a quello mancante. Nel caso dell’impianto in titanio basterebbe mettere una vite senza coinvolgere i due denti vicini. Dunque i costi vanno valutati caso per caso secondo il parere dello specialista.

Può fare ancora male un dente devitalizzato?

Subito dopo la devitalizzazione, il dente può essere ancora dolente per un periodo. Sicuramente si tratterà di un fastidio non doloroso come quello che ha portato alla devitalizzazione. E’ una cosa normale. Il dolore decresce progressivamente fino a scomparire nel corso di alcune settimane o mesi.

Talvolta il dente può presentare microscopici canali secondari, non detergibili, praticamente impossibili da otturare. In questo caso, anche se la terapia canalare è stata ben eseguita, si può verificare la formazione di granulomi o di ascessi, che rendono necessario il ritrattamento del dente. In pratica una seconda devitalizzazione. Se anche questa seconda terapia non dovesse avere buon esito si potrà ricorrere all’apicectomia ovvero alla rimozione chirurgica dell’apice della radice del dente dove erano presenti i micro canali non sigillabili.

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